La Madre - recensione

Il regista iberico-canadese Andres Muschietti, riprende qui, sotto l'occhio vigile di un Guillermo del Toro come Produttore esecutivo, l'idea alla base del suo corto "Mamà" del 2008. 
Ciò che ne viene fuori è una miscela discretamente riuscita tra fiaba -noir- ed horror. 
Ciò che mi è piaciuto di più, oltre all'azzeccatissima interpretazione delle due bimbe protagoniste che sono davvero spettacolari nei loro giochi di sguardi e nell'atteggiarsi più come bestie che come esseri umani, è la fotografia davvero molto curata (a firma Antonio Riesta)e gli effetti speciali per una volta non raffazzonati come accade spesso a molti horror (evidentemente qui si sente tutto un certo "beneficio da benicio" sul budget a disposizione). 
Leggendo alcune recensioni in rete pensavo molto peggio ed invece mi sono dovuto ricredere. Sono sempre molto scettico sugli horror che passano sul grande schermo (e questo è uno di quelli) perché a volte sono dei veri e propri fuochi di paglia. 
Spesso alcuni horror che passano al cinema sono addirittura peggiori e più grotteschi (nel senso puramente negativo del termine) di molti b-movies che non vengono invece neanche doppiati in italiano.
L'idea alla base della trama è davvero interessante anche se sul finale si poteva lavorare un po’ di più -secondo me-. 
Tutto parte da una delle più classiche tragedie famigliari: padre disperato impazzisce, uccide la  moglie e rapisce le sue due bambine con l'intenzione di farla finita sia con la sua che con le loro vite. 
Fin qui, purtroppo, sembra la descrizione di un servizio in apertura del TG1,lo so, ma è li che  -fortunamente,visto che di sfighe reali ne vediamo già abbastanza anche fuori dal cinema- entra in gioco il personaggio di Madre a marcare -finalmente- le distinte pieghe horror di una pellicola iniziata  come irrimediabilmente drammatica. 
Da segnalare nel cast, sempre ringraziando il budget, un Nikolaj Coster-Waldau ( Jaime Lannister ne Il Trono di Spade) ma soprattutto Jessica Chastain che da vita al vero e proprio protagonista buono del film: una improvvisata matrigna rocker che,dopo aver avuto la coscienza di mollare la sua band per il bene del suo compagno e delle due nuove arrivate, sarà coinvolta in una vera e propria lotta per "l'affidamento" contro la stessa, terribile Madre.

Il film non è certo un capolavoro ma si lascia guardare molto piacevolmente, soprattutto dal punto di vista visivo e recitativo. 
La trama non è delle più banali ma neanche fa gridare al miracolo, sono comunque d’accordo con Guillermo nell'aver mostrato interesse in questa sceneggiatura. Un regista famoso dovrebbe sempre avere un occhio di riguardo nel fare da talent scout alle nuove leve,se le giudica di talento.





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