George Romero's Diary of The Dead recensione

Ebbene si: Il maestro è tornato...Ancora una volta. Già presentato presso alcuni festival del genere, già programmata l'anteprima italiana a Trieste a novembre: i fan degli Zombie Movies possono tirare un sospiro di sollievo: siamo in buone mani anche stavolta. Poco si sa ancora di questa pellicola , tranne che è legata naturalmente alla saga romeriana dei morti viventi e che è uno dei suoi film con budget più basso (volutamente più basso). Si sa inoltre che sarà girato in modo particolarissimo e che sarà incentrato sulla figura dei media, per un Romero sempre più impegnato nelle metafore sociali. Alchimie queste, tra horror, sociologia e filosofia, che hanno reso celebre il buon Romero. Aspettare con ansia questo film è un diritto e un dovere di tutti i fan della mitica saga Zombesca e inoltre una buona occasione per i neofiti del genere di apprezzare un regista che va oltre il concetto spesso banale del filmetto horror , per entrare in un mondo di grande profondità che non ci si aspetterebbe da un film horror.
A voi titubanti o snobbisti del genere: ensate solo agli zombie di uno dei precedenti capolavori, attirati anche dopo morti dai centri commerciali per una dura critica al consumismo cronico che attanaglia la nostra società occidentale oppure all'ultimo e ottimo Land of the Dead , in cui gli zombie , come sempre , non sono i veri cattivi , ma è l'avidità umana, le differenze tra classi sociali il vero morbo che distrugge l'umanità.
E' ora che andiate ad affittarvi i film di Romero e che cominciate a guardarli con occhio più attento per cogliere questi messaggi, a volte quasi subliminali , altre più chiari.
Nell'attesa potreste gustarvi anche Shaun of the Dead , in Italia "L'alba dei Morti Dementi" , una "commedia romantica con gli zombie" , cento volte più sensata di funeral party , di impareggiabile umorismo inglese e che è piaciuto talmente tanto a Romero da invitare i suoi due autori sul set di Land of the Dead ( erano infatti i due zombie incatenati con cui la gente si faceva la foto ricordo ).
Rimaniamo in spasmodica attesa del maestro.

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